Nota anche come vitamina del sole, la vitamina D3 è fondamentale per la salute generale e viene sintetizzata principalmente con l’esposizione ai raggi solari.
Con l’arrivo dell’inverno però, molte persone tendono a trascorrere più tempo al chiuso, esponendosi meno alla luce solare. Questo cambiamento può avere un impatto significativo sui livelli di vitamina D nel nostro organismo, con potenziali conseguenze sulla salute.
In questo articolo esploreremo l’importanza della vitamina D3 nel mantenere l’organismo in salute e parleremo del perché è importante associarla alla vitamina K2.
Il ruolo cruciale della vitamina D3
La vitamina D3 è la forma attiva della vitamina D, ed è essenziale per la salute delle ossa, del sistema immunitario e per la regolazione di molti processi corporei.
Si tratta di una vitamina idrosolubile, questo significa che viene accumulata nell’organismo, nello specifico nel fegato, che la rilascia quando il corpo ne ha bisogno.
Le principali forme di vitamina D sono due e sono note come ergocalciferolo e colecalciferolo. L’ ergocalciferolo viene assunto con il cibo,.
Gli alimenti che contengono la vitamina D sono:
- Pesci grassi
- Olio di fegato di merluzzo
- Uova
- Latticini
- Funghi
- Fegato
- Verdure verdi
Va però sottolineato che, ad eccezion fatta per l’olio di fegato di merluzzo, la vitamina D è scarsamente assimilabile con l’alimentazione.
Mentre il colecalciferolo viene sintetizzato dal corpo attraverso l’esposizione ai raggi solari, che è il modo principale in cui il nostro organismo si approvvigiona di vitamina D.
Vitamina D: la vitamina che viene dal sole
Una delle principali fonti di vitamina D è proprio la luce solare, che durante l’inverno è però molto meno disponibile. Senza una quantità sufficiente di ore di sole il rischio di carenze e problemi di salute aumenta.
Durante i mesi invernali le giornate più brevi limitano l’esposizione alla luce solare ed è quindi consigliabile trascorrere almeno 15-20 minuti al giorno all’aperto, preferibilmente nelle ore in cui il sole è più alto. Questa pratica può aiutare il corpo a sintetizzare naturalmente la vitamina D di cui ha bisogno.
Tuttavia, nei paesi dove le ore di luce in inverno sono pochissime o quasi nulle, come nei paesi del Nord Europa, è molto difficile sintetizzare la vitamina D naturalmente.
Ma anche chi per stile di vita o per lavoro passa la maggior parte della giornata in ambienti chiusi, senza esporsi alla luce solare, potrebbe soffrire di carenza di vitamina D.
Inoltre, le persone con pelle scura, per ragioni legate alla genetica, possono necessitare di una dose extra di vitamina D.
In questi casi l’uso di un integratore di vitamina D3 potrebbe essere una soluzione pratica per assicurarsi il corretto apporto di questo nutriente essenziale.
Vitamine D3 e K2: perché assumerle assieme
La vitamina D è nota per il suo ruolo nel sostenere il sistema immunitario. Durante i mesi freddi, in cui le infezioni respiratorie sono più comuni, mantenerlo robusto diventa cruciale.
Garantire livelli adeguati di vitamina D può contribuire a prevenire malattie stagionali e ridurre il rischio di infezioni.
Non tutti sanno però che è importante associarla alla vitamina K2, vediamo perché.
Come abbiamo già detto, la vitamina D3 viene sintetizzata dal nostro corpo quando ci esponiamo al sole. Il suo ruolo è di cruciale importanza perché regola l’assorbimento e la disponibilità di calcio e fosforo, i principali minerali costituenti della struttura ossea.
Inoltre, la vitamina D3 ha un’azione regolatrice del sistema immunitario, perché sostiene l’organismo quando viene attaccato da patogeni.
La vitamina K invece si divide in due tipologie: K1 e K2. La vitamina K1 viene immessa nel corpo attraverso il cibo di origine vegetale, che viene poi trasformata in vitamina K2 dalla flora batterica a livello intestinale.
La vitamina K2 è molto importante per la coagulazione del sangue e per il processo di mineralizzazione ossea, in particolare partecipa alla sintesi di una proteina chiamata osteocalcina.
Questa proteina è molto importante per il metabolismo dell’osso, perché veicola il calcio verso le ossa e i denti, evitando che vada disperso nei tessuti molli.
Ecco perché si consiglia di assumere le vitamine D3 e K2 insieme, proprio per garantire il corretto apporto di calcio all’organismo, assicurandosi che quest’ultimo non si accumuli nei reni, nelle arterie e in altri tessuti molli dove aumenterebbe l’incidenza di malattie cardiovascolari.
Il lavoro sinergico di queste due vitamine è inoltre molto utile per la prevenzione o il rallentamento dell’osteoporosi, in particolare per le donne in menopausa che soffrono maggiormente di questo disturbo.
Di seguito riportiamo i claims consentiti in Europa dall’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) riguardo agli effetti benefici sulla salute apportati dall’assunzione di Vitamina K e vitamina D.
Vitamina D
- Contribuisce a un buon assorbimento del calcio e fosforo dai cibi.
- Aumenta l’assorbimento del calcio nelle ossa.
- Contribuisce alla normale funzione muscolare.
- Favorisce un livello salutare del calcio nel sangue.
- Ha un effetto positivo sul sistema immunitario.
- Contribuisce a denti forti.
- Aiuta a ridurre i rischi di caduta nelle persone oltre i 60 anni dovuti a instabilità posturale e debolezza muscolare.
Vitamina K
- Contribuisce ad una sana coagulazione sanguigna.
- Contribuisce al mantenimento di ossa robuste.
In conclusione, la vitamina D svolge un ruolo fondamentale nel promuovere la salute. Con una combinazione di esposizione alla luce solare, alimentazione equilibrata e, se necessario, integrazione, è possibile assicurarsi il giusto apporto di questa vitamina essenziale per il benessere generale.
È importante ricordare che un eccesso di vitamina D può essere dannoso, pertanto si consiglia sempre di consultare un medico prima di iniziare qualsiasi regime di integrazione.
Se questo articolo ti interessa ti consigliamo di leggere anche l’articolo sulla vitamina C liposomiale.
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