5 vitamine chiave per prevenire il raffreddore

Ragazza che starnutisce seduta davanti al computer.

Durante i mesi invernali le malattie da raffreddamento sono tra le più diffuse al mondo e colpiscono ogni anno milioni di persone. Il raffreddore, si sa, è tanto fastidioso quanto contagioso.

Se è vero che una volta contratto non si può fare molto per curarlo (tranne che stare a riguardo e consultare il proprio medico) è altrettanto vero che si può fare molto per prevenirlo.

Tra le norme generali da seguire ve ne sono alcune particolarmente utili, come lavarsi frequentemente le mani e fortificare il sistema immunitario.

Lo stile di vita in questo è importante; evitare il fumo e l’alcol, fare attività fisica regolarmente, dormire otto ore per notte, evitare o gestire lo stress è basilare.

Inoltre, l’alimentazione gioca un ruolo chiave; è importante seguire una dieta bilanciata e assicurarsi un corretto apporto di micro e macronutrienti, come minerali e vitamine, anche attraverso integratori alimentari di alta qualità. 

Quali sono dunque le vitamine più efficienti nel fortificare il sistema immunitario?

In questo articolo esploreremo il ruolo e le proprietà di alcune vitamine immunostimolanti, che possono essere di grande aiuto nel prevenire il raffreddore.

Parleremo quindi di:

  • Vitamine del gruppo B
  • Vitamina C
  • Vitamina D
  • Vitamina A
  • Vitamina E

 

Vediamo di seguito le caratteristiche di ciascuna.

Vitamina C

La vitamina C, con le sue potenti proprietà immunostimolanti, si erge come uno scudo essenziale nella difesa contro l’influenza e altre infezioni respiratorie.

Questo antiossidante, ampiamente presente in frutta come agrumi, fragole, kiwi e verdure a foglia verde, è noto per il suo ruolo chiave nel rafforzare il sistema immunitario.

La vitamina C sostiene la salute del sistema immunitario attraverso vari meccanismi. In primo luogo, stimola la produzione di globuli bianchi, le cellule difensive del corpo, contribuendo così a rilevare e distruggere gli agenti patogeni responsabili dell’influenza.

Inoltre, la vitamina C è coinvolta nella produzione di anticorpi, cruciali nella neutralizzazione dei virus influenzali.

Nonostante alcuni studi abbiano accertato come la vitamina C non possa curare le malattie da raffreddamento (in quanto non possiede proprietà terapeutiche) è invece stato dimostrato come un apporto regolare di vitamina C possa essere efficace nell’accorciare la durata del raffreddore e dell’influenza.

Infatti, alcuni studi hanno dimostrato che l’integrazione di vitamina C, soprattutto quando assunta precocemente durante un episodio influenzale, può ridurre la durata e l’intensità dei sintomi, consentendo un recupero più rapido.

Durante l’influenza, il sistema immunitario può richiedere un maggiore apporto di vitamina C. L’integrazione regolare, soprattutto in periodi di maggiore esposizione ai virus influenzali, può contribuire a mantenere livelli ottimali di questa vitamina essenziale nel corpo.

Inoltre, la vitamina C possiede proprietà antitumorali e concorre alla sintesi degli aminoacidi, degli ormoni e del collagene, dimostrandosi un prezioso alleato per la bellezza della pelle e la salute del corpo in generale.

Riguardo a questo tema segnaliamo l’articolo dedicato alla vitamina C liposomiale sul nostro Magazine.

Vitamina D

La vitamina D è nota per le sue molteplici funzioni nel corpo umano, tra cui il supporto al sistema immunitario. Le sue proprietà immunostimolanti hanno suscitato un crescente interesse nella prevenzione di malattie comuni, come il raffreddore.

La vitamina D è soprannominata anche come “vitamina del sole”, poiché viene sintetizzata dal corpo principalmente con l’esposizione ai raggi solari.

Nota anche come vitamina D3, che è la forma attiva della vitamina D, questo micronutriente agisce sul sistema immunitario in diversi modi, contribuendo a rafforzare le difese naturali dell’organismo.

Uno dei meccanismi principali attraverso cui la vitamina D svolge un ruolo chiave nella prevenzione del raffreddore è la sua capacità di modulare la risposta immunitaria consentendo all’organismo di rispondere in modo più efficiente alle minacce esterne, come virus e batteri responsabili del raffreddore.

Inoltre, la vitamina D è coinvolta nella produzione di peptidi “cattura-microbi” che giocano un ruolo di primaria importanza nel neutralizzare gli agenti patogeni nelle prime fasi dell’infezione. Ciò contribuisce a impedire la diffusione e la replicazione dei virus responsabili del raffreddore nel corpo.

La carenza di vitamina D è stata associata a una maggiore suscettibilità alle infezioni respiratorie, compresi i raffreddori. Gli studi hanno dimostrato che gli individui con livelli ottimali di vitamina D nel sangue tendono ad avere una minore incidenza di infezioni respiratorie acute.

Per mantenere livelli adeguati di vitamina D, è consigliato esporsi al sole per circa 20-30 minuti nelle ore centrali della giornata e includere fonti alimentari ricche di vitamina D nella dieta, come: pesce grasso, olio di fegato di merluzzo uova, funghi, latticini fortificati, fegato e verdure a foglia verde.

E’ importante sapere però che la vitamina D non si assimila facilmente con l’alimentazione (tranne che per l’olio di fegato di merluzzo).

Ecco perché nei mesi invernali è consigliabile consultare il proprio medico per verificare il livello di vitamina D nel sangue, che in caso di carenze potrà prescrivere un integratore di vitamina D indicando la corretta posologia.

Inoltre, è importante sapere che la vitamina D3 contribuisce all’assorbimento del calcio dai cibi e ne favorisce un livello ottimale nel sangue, promuovendo ossa e denti forti.

Perché questo avvenga, è importante associare la vitamina D3 alla vitamina K2, una proteina fondamentale per il metabolismo delle ossa, che veicola il calcio verso le ossa e i denti, evitando che vada disperso in reni, arterie e tessuti molli, dove potrebbe causare disturbi cardiovascolari.

Per un approfondimento su questo tema consigliamo la lettura dell’articolo sulla vitamina D3 nel nostro magazine.

Vitamine del gruppo B

Le vitamine del gruppo B rappresentano un pilastro per il sistema immunitario, concorrono alla sintesi e al metabolismo della vitamina D e contribuiscono in modo significativo alla prevenzione del raffreddore e delle infezioni respiratorie.

Il gruppo B è costituito da otto vitamine idrosolubili, ovvero quel tipo di vitamine che vanno integrate necessariamente tramite la dieta perchè non sono accumulabili dal corpo.

Le vitamine del gruppo B sono:

  • B1 (tiamina)
  • B2 (riboflavina)
  • B3 (niacina)
  • B5 (acido pantotenico)
  • B6 (piridossina)
  • B8 (biotina)
  • B9 (acido folico)
  • B12 (cobalamina)

 

Le vitamine del gruppo B lavorano sinergicamente per sostenere il sistema immunitario in diverse modalità.

La vitamina B6, ad esempio, è coinvolta nella produzione di anticorpi e nello sviluppo delle cellule del sistema immunitario.

La B12 è essenziale per la formazione di globuli rossi e bianchi, elementi cruciali nella difesa contro gli agenti patogeni.

Inoltre, la vitamina B9, nota anche come acido folico, contribuisce alla sintesi del DNA e alla maturazione delle cellule immunitarie.

Le vitamine del gruppo B sono coinvolte anche nella produzione di energia, fornendo il supporto necessario per le attività del sistema immunitario.

Queste vitamine si trovano maggiormente negli alimenti di derivazione animale come: carne, latticini, uova e fegato, ma anche nelle verdure a foglia verde e nel lievito di birra.

Purtroppo, la maggior parte delle vitamine del gruppo B sono soggette a termolabilità, ovvero perdono le proprietà durante la cottura. Inoltre, alcune sono fotosensibili, quindi l’esposizione alla luce e il metodo di conservazione possono diminuire di molto il contenuto vitaminico dei cibi.

In aggiunta a questo, alcuni disturbi o stili di vita possono incidere sull’assimilazione di questi micronutrienti (sport agonistici, uso di farmaci, sindrome da malassorbimento, epatiti, alterazione della flora batterica intestinale, alcolismo, infezioni).

L’integrazione di vitamine del gruppo B può quindi essere di supporto sia nella prevenzione del raffreddore che nel fortificare l’organismo in generale.

Questo è particolarmente rilevante in periodi di maggiore esposizione a rischi di infezioni, come durante i cambiamenti stagionali o quando il sistema immunitario può essere indebolito da stress o stanchezza.

Vitamina A

La vitamina A, nota per le sue proprietà immunostimolanti, si presenta come un alleato nella difesa del corpo contro il raffreddore e le infezioni respiratorie.

Questo antiossidante presente in latte, uova, formaggi, frutta e verdura gialle e arancioni, fortifica il sistema immunitario producendo globuli bianchi, essenziali contro virus e batteri.

La vitamina A contribuisce alla prevenzione del raffreddore attraverso diverse vie. Innanzitutto, promuove la produzione e la funzione ottimale di cellule immunitarie fondamentali nella difesa contro gli agenti patogeni responsabili delle infezioni respiratorie.

Inoltre, la vitamina A è nota per sostenere la salute di membrane mucose, comprese quelle del tratto respiratorio. Questa funzione è di particolare importanza poiché le mucose agiscono come barriera fisica contro gli agenti patogeni, impedendo loro di penetrare e causare infezioni.

Mantenendo le mucose in condizioni ottimali, la vitamina A contribuisce a rafforzare la prima linea di difesa del corpo.

Inoltre, la vitamina A è importante per:

  • Lo sviluppo delle ossa e dei denti
  • La salute della retina e del bulbo oculare
  • Concorre ad un corretto sviluppo durante la pubertà
  • È importante per il sistema riproduttivo
  • Mantiene i capelli forti e sani

 

Va ricordato però che anche la vitamina A è sensibile al calore e perde le sue proprietà durante la cottura; quindi, chi non può consumare cibi crudi o poco cotti potrebbe beneficiare di un integratore di vitamina A per assicurarsene il corretto apporto.

Vitamina E

La vitamina E, con le sue notevoli proprietà immunostimolanti, offre un supporto prezioso nella salvaguardia della salute, specialmente nella prevenzione del raffreddore e delle infezioni respiratorie.

Questo potente antiossidante, presente in vari alimenti e in alte concentrazioni nell’olio di germe di grano, ma anche in semi e olive, contribuisce alla produzione di anticorpi e

svolge un ruolo centrale nel sostenere e rafforzare il sistema immunitario.

La vitamina E contribuisce a potenziare la risposta immunitaria del corpo attraverso diversi meccanismi. Innanzitutto, contrasta lo stress ossidativo, riducendo i danni causati dai radicali liberi alle cellule del sistema immunitario.

Inoltre, favorisce la produzione di anticorpi, essenziali per combattere gli agenti patogeni responsabili del raffreddore.

Uno degli aspetti chiave della vitamina E è la sua capacità di migliorare la funzione delle cellule T, un tipo di globuli bianchi fondamentali nella risposta immunitaria. Queste cellule svolgono un ruolo cruciale nell’individuare e distruggere gli agenti patogeni, aiutando così a prevenire l’infezione e a mitigare i sintomi del raffreddore.

L’integrazione regolare di vitamina E può quindi contribuire a rafforzare le difese del corpo, rendendolo più resistente alle infezioni respiratorie.

È particolarmente utile durante i periodi in cui il rischio di contrarre il raffreddore è più elevato, come nei mesi invernali.

Non solo, la vitamina E è nota per essere un prezioso alleato della pelle poiché stimola produzione di collagene, promuove il rinnovo cellulare, possiede proprietà antitumorali e antiossidanti.

In conclusione, le vitamine: C, D, A, E e del gruppo B, emergono come un elemento chiave nella promozione della salute immunitaria, offrendo un contributo significativo nella prevenzione del raffreddore e delle infezioni respiratorie.

La loro inclusione nella dieta quotidiana attraverso i cibi o integratori alimentari può essere una strategia benefica per mantenere il sistema immunitario in condizioni ottimali e promuovere il benessere generale.

Come sempre però, è importante sottolineare che gli integratori di vitamine dovrebbero essere assunti come parte di una dieta equilibrata, e l’eccesso di integrazione può comportare effetti indesiderati.

Consultare un professionista della salute prima di apportare cambiamenti significativi nella dieta o nell’assunzione di integratori è sempre consigliato.

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